My Boss

  • Author: Penelope Pierce
  • Publisher: Penelope Pierce
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Synopsis

Sherry è una neo laureata in giurisprudenza. Ansiosa di vivere la propria vita, presenta domanda allo studio legale Marshall & Mason, di Philadelphia.

Quando viene accolta da Matthew Marshall, rimane sconvolta dal fascino di quell’uomo: un avvocato spietato, elegante ma spregiudicato, che cerca subito di sedurla.

Occhi grigi, labbra sensuali, voce da seduttore.

Matthew è un predatore, e durante il colloquio di lavoro si espone subito, senza alcuno scrupolo: vuole che Sherry sia sua.

Lei accetta, perché già conquistata dal suo indubbio sex appeal. Spera di poter diventare socia dello studio legale, uno dei più prestigiosi della città, ed è disposta a tutto pur di avere successo.

Anche vendersi al miglior offerente.

Ma è anche desiderosa di stare con Matthew, di vivere quell’infuocata notte di passione che le si prospetta davanti. Senza alcun rimorso.



Avanzo di pochi passi, poso la mia valigetta a terra, accanto a una delle poltrone; non so come comportarmi, spero che mi dica lui cosa fare, perché non mi era mai capitata una situazione del genere.

Ne sono frastornata.

«Io le piaccio?»

Questa sua domanda mi lascia senza parole, ma è mio dovere rispondere. «Sì. Moltissimo.»

Prendo fiato. «Lei, signor Marshall, è un uomo bello, ricco… e potente. Nessuna donna potrebbe resisterle.»

Finalmente si gira. I suoi occhi sono di un grigio scuro adesso, quasi nero, e mi fa paura.

Si avvicina e io rimango immobile.

Non mi muovo di un passo.

Alzo lo sguardo soltanto quando si ferma davanti a me. Il suo alito sa di menta, ha un buon profumo. «Saresti disposta a fare di tutto, per compiacermi?»

«Sì» gemo.

La voce mi trema dall’emozione. Matthew è stupendo. In pochi secondi la mia paura si trasforma in desiderio, adesso sono sicura di volerlo.

Di voler stare con lui.

Non avrei mai pensato che il mio capo fosse così giovane e così attraente, e soprattutto che mi volesse sedurre.

Ma la seduzione è un concetto astratto. Nessuno è capace di dire chi è dei due, a iniziare quel gioco di sguardi al quale ci stiamo sottoponendo, finché non avrà fine.

Matthew mi sfiora la bocca con il pollice e lascio andare un gemito. Socchiudo gli occhi e capisco che è ora di arrendermi a lui. Che sono qui per stare con il mio capo, non perché mi ha promesso di farmi lavorare nel suo studio legale.

Sono qui perché io lo desidero, per null’altro.